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Settembre 14, 2018

Osteoporosi

Abstract: L’osteoporosi è una diffusa malattia ossea che colpisce in particolar modo la donna dopo la menopausa. Il principale fattore di rischio è la dieta iperproteica.

L’Osteoporosi è una malattia degenerativa che peggiora la qualità dell’osso, e quindi la sua resistenza alle fratture, caratterizzata dalla diminuzione del calcio nelle ossa; la cosa più importante da dire è che questa diminuzione non è dovuto a un ridotto apporto del calcio totale (Ca++), ma a un aumento delle perdite di Ca++. La causa della massiva mobilitazione del Ca++ dalle ossa è la dieta iperproteica che si instaura fin dall’adolescenza, e nell’era dell’abbondanza, non viene mai interrotta. Tale situazione, spesso, non consente di raggiungere la massa ossea ottimale, ciò predispone, la donna, alla comparsa dell’osteoporosi quando cessa la funzione ovarica (ipoestrogenismo).

Altri fattori di rischio per l’osteoporosi sono: Familiarità – Ridotto peso corporeo – Ridotta massa muscolare – Menopausa precoce – Vita sedentaria – Ridotto apporto alimentare di calcio – Fumo – Eccessivo consumo di alcool e caffè – Turbe dell’assorbimento intestinale – Terapia steroidea, anticoagulanti e anticonvulsivi.

 

L’altra verità sul latte – Il latte vaccino è destinato al vitello che raddoppia il peso in circa 40 giorni e in un anno di vita prenderà circa 140 Kg; questo alimento portentoso, rispetto al latte umano è 3 volte più ricco di proteine, 2 volte più grasso. Comunque, anche il vitello, come tutti gli animali dopo lo svezzamento non assumerà più latte. L’unica specie animale che continua a nutrirsi di latte, per giunta di un’altra specie, è l’uomo. Nel latte vaccino, inoltre, ci sono delle sostanze che nell’uomo potrebbero creare problemi, anche seri: solo i lattanti producono lattasi per la sua digestione; caseina, presente il 300 % in più rispetto a quello umano, irritante per il sistema respiratorio, dopo i 4 anni l’uomo non è più capace di digerirla; IGF-1 o somatomedina, stimola la crescita dei neonati, diminuisce dopo la crescita, quando è alto nel sangue aumenta il rischio di cancro, questo ormone non viene distrutto né dalla pastorizzazione, né dalla digestione.

 

Il latte vaccino è così ricco di calcio perché la mucca si nutre di vegetali; quindi, se la specie umana vuole ridurre il rischio di Osteoporosi, tra le altre cose, deve tornare a consumare più verdure e frutta come raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha osservato che dove c’è maggior consumo di latte e latticini è più alta l’incidenza dell’Osteoporosi. In merito alla relazione tra il latte e l’osteoporosi si deve ricordare che il latte e i formaggi sono cibi acidificanti; l’acidità non è amica della salute, quindi l’organismo mette in essere ogni reazione per tamponare tale situazione. L’elemento chimico con alta capacità tamponante e presente in grande quantità nel corpo è il calcio, quindi l’osso diventa il grande fornitore di calcio per contrastare questa situazione.

Quindi una dieta ipoproteica  (0,75/1gr di proteine proKg/die) è alla base di qualunque terapia che tenga conto della fisiologia per frenare o migliorare l’osteoporosi. Per sapere come comportarsi in caso di osteoporosi, leggi il prossimo articolo.