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Settembre 14, 2018

Stipsi (stitichezza)

Abstract: Cambiando il comportamento alimentare e con semplici consigli il 70/80 % delle stipsi migliora nettamente.

Consigli utili per risolvere questo fastidioso disturbo ed in generale le alterazioni dell’alvo.

La stitichezza (stipsi) è un disturbo della defecazione con l’allungamento degli intervalli tra le evacuazioni; si definisce stitico il paziente che evacua meno di tre volte la settimana, ma dato che molte persone hanno questo ritmo dell’alvo ma sono in buona salute senza sintomi addominali, personalmente nella definizione inserisco la presenza di disturbi ad essa collegati. La forma più comune tra le primarie è quella idiopatica cronica semplice che in genere risponde ai trattamenti. Fra le stipsi secondarie meritano menzione quella da alimentazione incongrua con introduzione di scarsa quantità di acqua e di fibre.

La diagnosi differenziale è compito del medico, in questa sede ci preme ricordare che se la stipsi, o comunque un’alterazione dell’alvo, è di recente insorgenza, soprattutto in pazienti anziani o con familiarità per cancro del colon, e soprattutto se si associa al sangue nelle feci è doveroso  consultare il medico. Qui ci soffermeremo sulle stipsi croniche soprattutto da incongrua alimentazione o da blanda atonia delle pareti intestinali. Spesso la stipsi può causare sintomi da autointossicazione, per la l’assorbimento di sostanze tossiche causato dalla prolungata permanenza delle feci del colon/sigma: mal di testa, cardiopalmo, insonnia, alitosi, sintomi dermatologici (orticaria, eczemi, acne). I consigli usuali per questi pazienti sono: 1) incrementare l’attività fisica (fa aumentare il tono della parete addominale e stimola peristalsi); 2)incrementare l’ingestione di verdure cotte e crude, di cereali e altri alimenti ricchi di fibre; 3)incrementare l’assunzione di liquidi.

Se questo non basta i tre consigli seguenti variamente intrecciati tra loro permettono di risolvere circa il 70% del stipsi:

– bere la spremuta di due limoni al giorno;

– mangiare un kiwi 30 minuti prima di colazione, di pranzo e di cena;

– questa è una sequenza cronologica (va applicata al pranzo e alla cena):

  1. prima del pasto bere una tazza di liquido caldo;
  2. mangiare il pasto previsto;
  3. mangiare una tazza di insalata verde fredda (in contrapposizione al caldo del     liquido).